Lunedì, 25 Gennaio 2016 00:00

Preghiere di sr M. Benedetta del SS. Sacramento

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Atto di adorazione al SS. Sacramento

O mio Signore Gesù Cristo, Sovrano delle genti e divino Amore delle anime, io Ti adoro nel Tuo Mistero Eucaristico, nel quale sei realmente presente con la Tua Divinità e con la tua Umanità, come sei in Cielo.
Ti adoro nella Tuaeccelsa Divinità, o Gesù Cristo, di cui disse il Padre: “Ti ho generato dal mio seno prima dell’aurora, fra gli splendori della Santità.” (Salmo 109,3).
O Figlio Unigenito di Dio, viva e perfetta immagine di Lui, impronta della Sua Sostanza, Dio come Lui, Dio da Dio, Luce da Luce; vero Dio da Dio vero; Luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo: io Ti adoro.
Ti adoro nella Tua Santissima Umanità, anch’essa uscita dal seno del Padre, nel tempo, quand’Egli unì la Tua Persona divina, che Gli è uguale ed eterna, all’intera nostra natura, nel seno di Maria SS. per opera dello Spirito Santo. O vero e perfetto Dio e insieme vero e perfetto Uomo, io Ti adoro!
Ti adoro nella Tua bellissimaAnima umana, in perenne adorazione del Celeste Padre, pienezza di grazia e di perfezione, modello ed ideale dell’anima mia, assetata di spirituale Bellezza.
Ti adoro,Vittima Divina, che per noi Ti sei fatta obbediente fino alla morte ed alla morte di croce, e adoro ilTuo Sangue, il Sangue della Nuova Alleanza, il Sangue sparso in remissione dei peccati di tutti gli uomini, prezzo del nostro riscatto; Canale della Di­vina Misericordia.
Ti adoro, o Cristo, che Ti sei donato perennemente per fuoco d’amore, nelSacramento dell’Eucaristia, per rimanere presente a noi, vivo e vero, come Amico, Fratello, Pegno della nostra Redenzione: per nutrirci, come una Madre, di Te stesso, affinché avessimo “la Vita in abbondanza” e l’alimento della Divina Carità.
O Gesù Cristo benedetto,Maestrodi Verità, la Verità stessa!
O Gesù Cristo benedetto,Maestrodi Carità, la Carità stessa!
O Gesù Cristo benedetto,Maestrodi apostolato, motivo unico ed ineffabile di ogni apostolato! Io Ti adoro!
O Sacerdote Eterno, che sedendo alla destra del Padre, e mostrandoGli le cicatrici delle Tue ferite, intercedi continuamente per i nostri peccati, e continui la Tua missione Re­dentrice attraverso il Sacerdote da Te istituito ed operante in Tuo nome, io Ti adoro.
O Cristo Re, cui il Padre diede un trono alla Sua destra e l’impero su tutto il mondo visibile ed invisibile, io Ti adoro.
O Gesù, purissimo emistico giglio, che volesti  pascerti fra i gigli, generando, con la Tua divina chiamata, le anime Tue Spose, non solo per la comune grazia, ma ancora per un’intima ed ineffabile elezione, io Ti adoro.
E perciò sia a Te,  Gesù  Cristo,  gloria, lode, benedizione, sovranità.
Onore sia reso a Te, Agnello Immacolato, immolato per noi.
Sii lodato da ogni creatura, Tu solo Santo, Tu solo Signore, Tu solo Altissimo!    
Sii adorato, amato, servito, dal Cielo e dalla terra, da tutte le Creature, da tutte le generazioni! Io faccio mia la Tua gloria, la mia grandezza è la Tua! La mia beatitudine è la Tua! Poiché Tua è quella grazia che mi fa grande e beata.
Concedimi ch’io Ti adori, con tutto quanto ho e sono, con l’adesione incondizionata del mio intelletto, con i palpiti del mio cuore, con le mie ossa, con le gocce del mio sangue, con ogni atomo ed ogni attimo della mia esistenza.
Che io Ti adori, prostrata dinanzi al Tabernacolo Santo, come nel luogo del mio apo­stolato, tacendo o parlando, nel lavoro e nel riposo, nella veglia e nel sonno, nella gioia e nel dolore.
Ch’io viva adorandoTi, in una immolazione d’amore.
Ch’io muoia adorandoTi, ch’io muoia per adorarti, per confessarti realmente presente, vivo e vero, in cotesto Mistero Eucaristico.
Che io Ti conosca, Ti cerchi, Ti ami.
Che io Ti faccia conoscere, e Ti faccia amare senza posa su questa terra; ma Tu concedimi di adorarti in eterno, svelato nel Tuo Paradiso!

visto si approva
Genova, li 25 settembre 1944
Fr. C. Enrico Buffa o.p. Rev. Eccl.

 


 

Preghiera a Gesù Sacramentato
solennemente esposto

Mio Signore Gesù Cristo, prostrata ai piedi della Santa Ostia che vela la Tua Divinità e la Tua Umanità, io intendo offrirTi umilmente il mio atto di fede, di adorazione, di amore, di riconoscenza, con tutto il fervore di cui sono capace.
Accogli, o Signore, benignamente la mia preghiera.

 


 

Atto di fede

Mio Dio: Io credo che Tu sei la seconda Persona della SS. Trinità, Verbo del Padre.

Credo che, per puro atto di amore infinito, Tu, che essendo Dio, Ti sei fatto Uomo ed hai voluta la più cruda sofferenza e la morte di Croce, per guadagnare la Vita Eterna a tutti coloro che credono in Te.

Credo che, con un miracolo d’amore, Ti sei lasciato sotto le Sacre Specie Eucaristiche in Corpo - Sangue - Anima e Divinità - per restare in mezzo a noi e che Ti sei fatto ci­bo per santificare ogni anima che Ti cerca e Ti ama.

Credo nella Tua Divina Presenza nell’Ostia Santa più che se Ti vedessi, perché Tu l’hai detto e Tu solo sei Parola di Verità.

 


 

Atto di adorazione

Ti adoro, o Cristo, Signore del cielo e della terra - perché Tu sei Dio - Autore del­la vita - e degno di essere adorato e servito da tutte le creature.
Io mi sento indegna di restare ai Tuoi piedi! Ma io desidero ardentemente donarmi tutta a Te, che tutto Ti sei donato a me.
Illumina la mia mente - infiamma il mio cuore - muovi la mia volontà verso il bene, affinché io viva per la gloria Tua, nel compimento del mio dovere in quella via che a Te piacerà designarmi per l’avvenire.

 


 

Atto di ringraziamento

Ti ringrazio, o amatissimo Gesù, del gran dono della Redenzione - del gran dono della SS. Eucaristia - di tutti i doni che mi hai elargito: la vita - il battesimo - la fami­glia - l’intelligenza - l’educazione  cristia­na - la salute.
Aiutami a conservarmi nella Tua grazia - e se  io dovessi cadere nel peccato, suscita in me una pronta contrizione e ricevimi ancora, perdonandomi, fra le Tue braccia.

 


 

Atto di amore

Ti amo, o Amore infinito, e voglio amarti sempre più.
Regna sulla mia mente, regna sul mio cuore.
Non permettere che le creature mi trascinino lontano da Te.
Ti amo e sempre Ti cercherò, o Splendore delle anime pure, o Premio eterno dei Tuoi fedeli, e pura voglio essere e fedele fino alla morte.
Amen. Così Sia.

Imprimatur
Genuae, die 27 maii 1950
Can. D. Recagno - Vic.Gen:

 


 

Preghiera

Signore Gesù Cristo: adoro e contemplo l’anima tua umana, della quale intendo imitare la rettitudine delle intenzioni, la pazienza interiore con me stessa, col prossimo, e specie con quelli che errano, e lo spirito di adorazione del Padre.
Concedimi ch’io riesca con la Tua grazia

 


 

Preghiera

Mio Signore Gesù Cristo:
in questo momento
consacro a Te la mia intelligenza
perché sempre Ti adori nella Verità,
cerchi la Verità, insegni la Verità.

Ti consacro il mio cuore
affinché arda solo per Te
e si apra
a quell’amore intenso per le anime
che Ti spinse a versare per loro
tutto il Tuo sangue.

Ti consacro la mia volontà,
affinché aderisca alla Tua
in modo sempre più perfetto,
affinché possa dire:
non ho altra volontà che la Tua, Signore,
ecco la Tua Sposa,
ecco la Tua Serva,
si faccia di me secondo la Tua Parola.

 


 

Alla Vergine del Santo Rosario

O Regina del S. Rosario, le Religiose del Cenacolo Domenicano, prostrate ai Tuoi piedi, in atto di amore, Ti ringraziano per la materna dilezione con cui hai sempre protetto l’Ordine Domenicano ed in particolare questa Congregazione in tante gravi contingenze.
Con grande fiducia oggi esse si rifugiano nelle Tue braccia, desiderose di onorare in Te il Figlio Tuo Gesù Cristo e di vivere in perfetta unione di volontà con Lui.
Da Te questa Comunità attende la luce e le direttive per un ordinato ed avveduto governo, la difesa dai pericoli interni ed esterni, e la fortezza nella croce.
Da Te invoca gli aiuti necessari per ottenere nella Congregazione la migliore disci­plina, la perfetta osservanza della regola, e delle Costituzioni, e la maggiore santifica­zione dei membri. Fa che ogni Cenacolo della Congregazione sia santo e diventi un vero fo­colare di carità fra le consorelle e di zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Concedi a ciascuna religiosa l’umiltà dell’intelligenza e del cuore, e quello spiri­to di adorazione, di pazienza interiore e di silenzio di cui fosti modello nella Tua vita mortale.
Benedici tutte le Case della Congregazione e tutte le Opere, e ottieni che ogni membro, sulle orme del Divino Maestro, e del S. Padre Domenico, si distingua per l’amore alla Verità e per la più squisita carità e che, nel costante olocausto di sé, raggiunga il posses­so di Dio in questa vita e nell’altra.
Amen.

S. Rosario 1944

 


 

Lode e invocazione a Maria

O Maria Santissima, Madre di Dio e Madre mia.
Godo nel contemplarti nelle immagini che debolmente ti ritraggono, e nelle quali pur si conforta l’anima mia. Ma il mio pensiero ama vagheggiarti bellissima, come veramente sei, nella gloria celeste, trasfigurata dallo sguardo e dall’amore del Tuo Figliolo Gesù Cristo, e Regina degli Angeli e dei San­ti.
Oh, io so bene, che uno dei motivi della felicità che mi attende in Paradiso sarà quello di contemplare in Te le orme della Divina Bellezza!
Oh, Madre!
Godo nel pensare che Tu sei inscindibile da Cristo Nostro Signore, in terra e in cie­lo: dov’Egli è, Tu sei, o Maria!
Prima che il mondo fosse, prima che alcuna cosa fosse creata, Tu eri, nella mente del Padre, insieme all’immagine dell’Uomo-Dio; ed eri presente ai Suoi eterni consigli, ed in modo tutto preminente e singolare, nel quadro dell’Incarnazione del Verbo.
E apparisti su questa terra dopo essere stata preconizzata dai secoli tutta pura, nell’immacolato Tuo concepimento e meritasti di essere chiamata “gloria di Gerusalemme, letizia d’Israele, onore del popolo nostro”.
E all’ombra del Tempio ti formasti: inviolata, integra, casta, nella pienezza della grazia, perché Tu potessi divenire la Sede della Sapienza increata, il primo Trono del Verbo fatto carne per noi.
Ti venero, o Maria!
Oh, sì, io ti venero, Vergine Madre, che “generasti Colui che Ti creò” e merita­sti di portare nel Tuo seno verginale il Signore dell’Universo, e, unica al mondo, di nutrire di Te stessa il Re degli Angeli.
Io Ti venero, o Madre Santa, nella Casa di Nazareth, tutta profumata del tuo immutabile amore e del tuo muto dolore, o Madre trafitta e crocifissa mille volte, mentre prevedevi con certezza il Sacrificio del Golgota.
Ti venero, o Madre diletta, accanto a Cristo, predicatore della Verità del Padre; Tu pure predicatrice del Padre e del figlio, col silenzio e con l’immolazione di ogni giorno e di ogni ora.
Ti venero, o Forte, mentre contempli il Tuo Figlio piagato e sanguinante, perseguita­to, morente, morto; e Ti ammiro ai piedi della Croce, dove sei diritta come una Domina­trice, dolorosa come una Vittima, accanto alla Grande Vittima, Cristo.
Ti venero, Corredentrice, mentre, accogliendo fra le braccia il Corpo esangue di Cristo, abbracci con Lui il dolore di tutte le madri e le angosce di tutti i sofferenti, per fartene consolatrice.
Ti venero e Ti amo,  Regina del Cielo, che dinanzi al Trono di Dio rappresenti le umane creature anche col tuo corpo mortale, reso immortale per l’incorruttibilità della inno­cenza; e su tutte domini e tutte le abbracci con l’autorità e l’amore della Madre che da Cristo le ha ereditate, in una figliolanza adottiva.
Ti venero come Ti vide in spirito Caterina da Siena, adoratrice dell’Agnello Immaco­lato nel Santissimo Sacramento dell’altare, piamente china innanzi al Tabernacolo, mentre Cristo Sacerdote e Vittima si immola misticamente all’Eterno Padre.
E finalmente Ti venero, portatrice di Gesù, come luce e come vita a tutte le anime bisognose, o degnissima di lode, la più pia fra le pie, la più amante fra le madri, e sempre intermediaria potente fra la giustizia e la misericordia, per asciugare le lacrime degli afflitti, piegare le volontà dei reprobi, sanare le piaghe dei feriti, addolcire i timori dei morenti.
La Chiesa ti canta Cedro del Libano, Cipresso del monte  di Sion, Palma di Cades, Rosa di Gerico, Giglio delle Convalli: ma il mio cuore angosciato Ti canta soprattutto Madre, come a me Ti ha donato Cristo, nella persona di Giovanni, dall’alto della Croce; Ti canta mediatrice e salvezza mia, e T’invoca, o Maria, con santo e filiale trasporto.

Ti prego, o Maria!
O Vergine pura, fiorente come rosa, fragrante come giglio, custodisci la mia castità, perché sia intatto olocausto allo Sposo che  mi ha prescelta!
Ave Maria...

O Maria, torre di fortezza,
in questa valle di pianto e di tentazione, sorreggi la mia fragilità!
Ave Maria...

O Maria, sgominatrice delle eresie,
insegnami la Sapienza delle cose celesti e illumina il mio umile apostolato!
Ave Maria...

O Maria, Madre del bell’Amore,
fammi amare solo ciò che Gesù ama!
Ave Maria...

O Maria, che conosci in Dio la Sua Volontà sopra di me, concedimi l’unione  con la Divina Volontà!
Ave Maria...

O Maria, che vedi in Dio il Suo giudizio verso di me, cancella con le Tue sante mani la sentenza della mia dannazione; salvami! salvami!
Ave Maria...

Posa le Tue sante mani sul mio cuore, perché Gesù non veda le mie iniquità, e si degni nutrirmi ogni giorno di Lui; e infine alla fine  della vita, nel tempo, nel luogo, nel modo che Egli vorrà, prendimi fra le Tue braccia e portami al Suo eterno amplesso!
Così sia.
Ave Maria...
Salve Regina...


Elevazioni

O Cuore Eucaristico, che riveli insieme le primizie della Tua Divinità  e le ineffa­bili delizie della Tua Umanità, lascia che io mi rifugi in Te, con un abbandono intero ed una generosità costante: io credo che Tu sei il Cuore del Cristo, il Figlio del Dio viven­te, che hai pronti per me i soccorsi della Tua grazia in ogni mia necessità personale e collettiva: perciò Ti adoro - e confido in Te, a qualunque costo.

2 giugno 1941

Signore, se Tu trovi in me qualche cosa che non Ti piace, taglia, distruggi, fa che il mio io possa veramente trasformarsi in Te, perché io Ti voglio donare tutto. Vorrei do­narTi anche quello che non Ti posso donare, fin l’ultimo atomo del mio essere, perché tutto sia Tuo: anche se gli altri non lo sanno e non lo pensano. Io voglio che la mia donazione a Te sia totale e sia reale.

14 gennaio 1940

Il ringraziamento alla S. Comunione si esprime in atti di adorazione, in colloquio di amore, di riconoscenza, di ringraziamento, di promessa, di impetrazione.

Oh, Signore! Chi sono io e chi sei Tu!
Oh, quanto è grande la mia confusione nell’unirmi così intimamente a Te in questo grande Sacramento! Non Ti sei accontentato di incarnarti nella fragile natura umana; di incontrare tutte le angustie della povertà, e le angosce e le umiliazioni dell’agonia, del tradimento, della flagellazione, della morte per amor mio: hai voluto essere tutto mio - ed io Ti posso stringere sul mio cuore come se al mondo esistessi io sola!

Oh, Signore! sii dunque il mio dolce Padrone, e, non guardando alla mia indegnità, comandami: ed io Ti seguirò, felice di vivere di Te solo e della Tua adorabile Volontà!

Ecco: Ti offro tutto in questa giornata: i miei pensieri, le mie azioni, i palpiti del mio cuore, i miei respiri, le mie parole, i miei passi: fa che tutto sia puro e santo al Tuo cospetto. Accetto dalle mani Tue santissime tutto ciò che mi hai serbato in questa giornata di gioioso e di angoscioso; accetto, e bacio la Tua mano che me lo porge.

28 marzo 1961
Come mi eserciterò allo spirito abituale di adorazione?

Alzandomi, coricandomi, durante la notte, mi prostrerò, almeno in ispirito, ad adorare Cristo realmente presente in tutti i Tabernacoli.
Insegnando, adorerò sotto i veli Eucaristici il Primo Maestro e la Prima Verità.
Lavorando, viaggiando, adorerò Gesù Eucarestia, com’Egli durante la Sua vita mortale, fu sempre in contemplazione del Padre.
Assistendo al S. Sacrificio, adorerò l’ Ostia Santa, e mi unirò vittima al sacrificio di Cristo, per la glorificazione Sua e del Padre, per la santificazione dei Sacerdoti, per lo sviluppo del Cenacolo Domenicano.
Ricevendo la S. Comunione, nel dolce incontro con Cristo, da Lui offerto alla mia indegnità, adorerò, ringrazierò, chiederò con tenera effusione di amore.
Dinanzi al SS. Sacramento solennemente esposto, offrirò il mio nulla alla Sua sovranità, amando consumarmi ai suoi piedi come una schiava d’ amore.
Nel coro, devota e attenta, reciterò l’Ufficio in ispirito di adorazione e loderò Iddio, la Vergine, i Santi, come quando sarò in Paradiso.
Nel dolore cercherò il divino conforto del Tabernacolo.
Nelle umiliazioni e nelle fatiche dell’apostolato adorerò l’ubbidienza e l’umiliazio­ne di Cristo nel Mistero Eucaristico.
Vivere adorando...
Morire adorando

25 maggio 1953

O Dio, che tutto facesti il mondo e le creature con la Tua infinita Sapienza, con la Potenza della Tua Parola creatrice, io Ti adoro con tutto il mio essere, con la mia esistenza, con la mia sensibilità,  con il battito del mio cuore, con il mio pensiero, con il mio spirito interiore e la volontà, con la mia intelligenza e la mia memoria, con il mio dolore, il mio spasimo, le mie lacrime, la mia nostalgia di Te e del Tuo cielo.
Ti adoro con il mio respiro e sempre, con tutti gli atomi e gli attimi della mia  vi­ta.
Se Tu accetti il mio misero nulla, serviti di questo nulla per la Tua gloria, per il trion­fo del Tuo nome, della Tua Unità e della Tua Trinità, per la santità della Tua Chiesa, per la salvezza di tutti i credenti.

Lunedì di Pasqua 1962


Preparazione alla Santa Comunione

Signore, misericordiosissimo Iddio, temo e tremo nell’accostarmi alla mensa del Tuo convito dolcissimo, perché ho il cuore e il corpo gravato da molti peccati e la mente e la lingua non cautamente custoditi. Perciò, o Dio, o tremenda Maestà, io peccatrice, stret­ta dalle angustie, a Te mi rivolgo; a Te ricorro per essere risanata, e non avendo il coraggio di riceverTi giudice, anelo riceverti Salvatore.
Conosco i miei peccati: sono molti e gravi che non hanno limiti. Rivolgi dunque a me la Tua misericordia, o Gesù Cristo, Re Eterno, Dio e Uomo, crocifisso per l’uomo.
Esaudiscimi, perché ho peccato: o Tu che non cessasti mai di far sgorgare le acque della Tua misericordia.
Salve, o Vittima divina, offerta per me e per l’umano genere, sul patibolo della croce.
Salve, o Sangue nobile  e prezioso, sgorgato dalle piaghe di Gesù crocifisso, per lavare i miei peccati e i peccati di tutto il mondo.
Deh, fa che questa S. Comunione mi sia remissione di tutti i peccati, fuga dei turpi pen­sieri, rinascita dei buoni sentimenti, purificazione perfetta del corpo e dello spirito e difesa sicura contro i miei nemici.

(Pensieri tratti dalla preghiera di S. Ambrogio) immediatamente prima di andare all’alta­re.

Dopo la S. Comunione

Colloquio libero e spontaneo con Gesù per chiedere la fede sempre più viva nella sua presenza reale nel SS. Sacramento; per ringraziare dei benefici ricevuti, per chiedere e supplicare il perdono di tante negligenze dei miei doveri di cristiana, di religiosa, di superiora.

Credo- Credo che Tu sei realmente presente in questo SS. Sacramento col Tuo Corpo, Sangue Anima e Divinità, come sei in cielo. Lo credo più che se Ti vedessi, perché Tu l’hai detto: e Tu solo sei Parola di Verità.

Ti adoro- Adoro il Tuo Corpo santissimo, dato per noi sulla croce e nell’Eucarestia; e adoro le piaghe santissime aperte sul Tuo Corpo per amor mio.
La Piaga della Mano destra, in ringraziamento degli atroci dolori che hai sofferto per amor mio.
Adoro la piaga della mano sinistra per i poveri peccatori, per i moribondi e per tutti quelli che sono più difficili a riconciliarsi con Te.
Adoro la piaga del Tuo piede destro, per tutti coloro che si raccomandano alle mie pre­ghiere, e pregano per me; e per coloro per i quali sono in obbligo di pregare.
Adoro la piaga del Tuo piede sinistro per le anime sante del Purgatorio e precisamente:........
Adoro la piaga del Tuo SS. Costato: chiudi in codesta piaga me, se Tu credi che io possa essere ancora la Tua serva, fin dove, fin quando, fin come a Te piacerà.
Chiudi nella piaga del Tuo costato i membri del Consiglio ... e le Direttrici delle Case. E poi... ( i membri che ne hanno bisogno).
Adoro il Tuo sangue benedetto.
Adoro l’anima Tua umana della quale intendo imitare:
la perfetta rettitudine d’intenzioni - la pazienza interiore - lo spirito di adorazione del Padre - la generosità nel sacrificio.
Adoro la Tua Divinità, o Cristo, o impronta perfetta della sostanza del Padre, Dio come Lui - Dio da Dio - Luce da Luce - Dio vero da Dio vero - Luce che illumina tutti gli uomini in questo mondo.

Offerta- Ti offro, in questa giornata, tutti i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie azioni, i palpiti del mio cuore, i miei respiri, i miei passi, le mie parole, tutto ciò che ho e sono.

Accettazione- Accetto tutto ciò che crederai mandarmi, in questa giornata, di difficile, di preoccupante, di lacerante e bacio la Tua mano che me lo porge.

Veni Creator

 

Letto 4151 volte Ultima modifica il Martedì, 24 Ottobre 2017 14:45