Lunedì, 25 Gennaio 2016 15:09

Perché “Cenacolo Domenicano”

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Il Signore dunque, nella sua infinita bontà, si è servito di una circostanza apparentemente fortuita per rivolgere amorosamente l’attenzione di questa nascente famiglia religiosa al Santo Cenacolo, nel quale si concentrarono e si sintetizzarono i Misteri più dolci della nostra religione. Questo volle inoltre affinché in modo concreto la pietà e l’apostolato domenicano di questa medesima famiglia si inquadrassero nella contemplazione e nella imitazione di Gesù Cristo, in quella circostanza ineffabile in cui Egli apparve al mondo il più eminente e sublime maestro di verità, di carità e di apostolato. Riflettete Consorelle carissime, quale meraviglia di splendore e di amore.

Maestro di verità: poiché nel Santo Cenacolo sintetizza le sue sublimi lezioni che rivelano e glorificano la SS. Trinità, e manifestano la volontà del Padre a riguardo del genere umano; ed Egli stesso si rivela Maestro interiore delle anime in perpetuo, per mezzo dello Spirito Santo.

Maestro di carità: Infatti il Divin Salvatore, nel Cenacolo porge l’ultima lezione sui doveri vicendevoli di carità e di umiltà e vi proclama il nuovo comandamento della Carità. Inoltre ancora nel Cenacolo Egli diede la prova del più sviscerato amore che un Dio possa nutrire per le sue creature, donandosi tutto, nella SS. Eucarestia, come amico e come cibo.

Maestro di apostolato e motivo unico di ogni vero e legittimo apostolato: nel Cenacolo Egli crea l’apostolo, il mandato da Lui, come Egli era mandato dal Padre; l’Apostolo che a sua imitazione sarà pronto a comunicare alle anime la sua Verità, a sacrificarsi per la loro salvezza, ed a glorificarlo con il suo amore.

Letto 743 volte Ultima modifica il Lunedì, 25 Gennaio 2016 15:18
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