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Il silenzio è uno dei punti più interessanti della vita religiosa. È nel silenzio che l’anima religiosa si raccoglie senza distrazioni presso Colui che abita nell’anima in grazia. Il silenzio è l’ambiente necessario per l’incontro con Dio e per la vita di unione con Lui.

L’anima che ama pienamente, pienamente si dona.

La povertà   

La povertà religiosa è veramente il costitutivo della vita religiosa. Infatti la pratica della povertà religiosa è inseparabile dalla vita di perfezione. Il distacco dai beni terreni è amorosa imitazione di Cristo, che quando fu interrogato dal giovane ricco che cosa occorresse per essere perfetto, rispose: Va, vendi tutto ciò che hai, prendi la mia croce e seguimi.


La castità

L’anima è così gioiosa di dare a Dio il tributo di tutta se stessa, della sua preghiera, della sua donazione, della sua attività interiore ed esteriore. L’atto di culto, in forma di contemplazione si eleva più puro e costante, come un incenso perenne che profumi l’Altare di Dio.


L’obbedienza

L’ubbidienza ha anche una funzione apostolica cioè permette lo sviluppo delle opere di apostolato: dà alle opere uno straordinario valore soprannaturale e ne assicura la riuscita

La vita religiosa è assimilazione a Cristo. Anzi la beatitudine del religioso è veramente quella di essere simile a Cristo Crocifisso 

La nostra santità religiosa è la pienezza dell’adozione divina in Gesù, Dio ci ha predestinati ad essere conformi all’immagine del Suo Figlio diletto. (Rom. 8)

La religiosa del Cenacolo Domenicano riassume la vita religiosa nei tre fondamentali cardini:  conoscere, imitare, glorificare Cristo, Divino Maestro.

Conoscerlo, mediante lo studio della verità cattolica, la meditazione assidua, l’intensa vita eucaristica.

Imitarlo, attraverso il costante e generoso distacco reale dalle creature, dalle cose, da se stessa. Quale più soave ed efficace studio per noi, che abbiamo ricevuto una vocazione all’apostolato della parola e dell’educazione cristiana, e quale più luminoso, più divino modello da imitare?

Glorificarlo con la preghiera di lode e di adorazione e con l’apostolato.

Conoscere Cristo, Divino Maestro di verità, la verità stessa.

Questo deve essere per la religiosa del Cenacolo Domenicano l’oggetto più caro dei suoi studi, delle sue riflessioni; studiare Cristo, splendore della gloria del Padre, figura della sostanza di Lui.

La religiosa del Cenacolo Domenicano guardi a Gesù come a suo modello perfetto: lo imiti nella Sua ubbidienza perfetta, nella Sua povertà, nella Sua castità, nel Suo apostolato, e cioè nel distacco dalle cose, dalle creature, da se stessa, con la pratica diligente e volonterosa dei voti religiosi.

La religiosa del Cenacolo Domenicano abbraccia lo spirito di contemplazione e di azione.

La religiosa del Cenacolo Domenicano è:

- un’anima adoratrice
- un’anima assetata delle Divine Verità
- un’anima appassionata di zelo per portare Cristo al suo prossimo